Mai detto social/popolar/economic fu più azzeccato come questo e in
questa attuale situazione politica…
Maggio, mese delle rose e delle viole, maggio mese delle ciliegie e delle…alluvioni…
Su le soglie del bosco non odo parole che dici umane; ma odo parole più nuove che parlano gocciole e foglie lontane. Ascolta. Piove dalle nuvole sparse. Piove su le tamerici salmastre ed arse, piove su i pini scagliosi ed irti, piove su i mirti divini, su le ginestre fulgenti di fiori accolti…
Si, sulle soglie del bosco non odo parole…umane, ma roche imprecazioni di chi vede portar via dalla piena la casa e le cose, perché qualcuno un dì concesse ardue licenze ed edificò nel greto del fiume…
“Una vena secca” si disse e si scrisse sulle carte…
E andiam di fratta in fratta, or congiunti or disciolti (e il verde vigor rude ci allaccia i mallèoli c'intrica i ginocchi) chi sa dove, chi sa dove!
Appunto, questa povera gente va di fratta in fratta nella speranza di trovare aiuti. Ma la collettività poltica, disgiunta da quella civile e cittadina, par sorda. Avanzano grandi promesse in vista delle pallide schede e che poi trovan pace nell’urna…dove, passata la tornata, furono riposte nel cimitero dei ricordi. Riesumazione e commemorazione alla prossima elezione…
Eh si, “piove, governo ladro”, giacchè fu nel truffaldino affare decisa la malasorte del cittadino.
Ma quel che mi stupì non fu il primo errore, ma la perseveranza nell’errare del votare e la comprensione del politico inciampò nella speranza che l’italiano fosse davvero un cretinone!
E così d’aringa in arringa si giunse ai tempi attuali che in nulla mutarono da quelli del ventennio addietro.
…Piove su la favola bella che ieri t'illuse, che oggi m'illude, o Ermione. Odi? La pioggia cade su la solitaria verdura con un crepitío che dura e varia nell'aria secondo le fronde più rade, men rade. Ascolta. Risponde al pianto il canto delle cicale che il pianto australe non impaura, nè il ciel cinerino.
Oggi si levan voci diverse, dal basso provenienti, che s’illuser di dar delle risposte o forse solo d’aprir l’ombrello nelle piogge e non far più pronunciar l’odiato detto…
Ma le diverse voci raggiunti i rami fronzuti delle poltrone rosse di beghe e di diarie si occuparon e dimèntichi furon del cittadino e dei problemi suoi.
Piove, piove sulle case diroccate, sulle case dei casaintegrati, sulle case degli esodati.
Piove sui tetti delle scuole e la fangosa pioggia non disdegna l’aule, ma anzi ci s’allegra a cader in secchi e bacinelle posti tra cattedra e banchi…
Piove sui tetti e nelle sale degli ospedali, dove infermieri e medici han già le gote rigate da lacrime di fatica, famosi…malleoli allacciati…, e precarietà…
Piove, piove sulle parole e sulle promesse…
Ma, in fondo, sempre il mese di Maggio è …e quel che piove in giorno s’asciuga al tramontar del sole….
vrsi di riferimento: "La pioggia nel pineto"
opera in immagine: "pioggia su Murano" maria luisa caputo